NANNI MORETTI DAY, I DOC E IL LUNGO DI OBERHAUSEN

Pesaro, 30 giugno 2012 – La giornata di sabato della 48. Mostra Internazionale del Nuovo Cinema è stata il Nanni Moretti Day tra incontri, presentazioni e film dell’autore romano che hanno monopolizzato gran parte della giornata festivaliera, dove comunque spiccano anche alcuni documentari e l’ultimo programma dedicato ad Oberhausen.

La giornata ha preso il via con la proiezione speciale di Il pranzo di Natale, “film partecipato” coordinato dalla nostra giurata Antonietta De Lillo, un’opera che sperimenta linguaggi eterogenei attraverso l’utilizzo di home movies, i tipici filmini amatoriali, e video di registi veri e proprio. L’intenzione è quella di raccontare il “Natale” da punti di vista e con strumenti differenti, per restituire lo specchio di un’Italia in crisi ma alla quale non manca la voglia di reagire.

Palazzo Gradari ha poi ospitato la conferenza stampa di Djeca/Buongiorno Sarajevo alla presenza della protagonista Marija Pikic e, a seguire, la presentazione del libro DocDoc di uno dei documentaristi italiani più importanti, Gianfranco Pannone, a Pesaro con Scorie in libertà (in programma domani ore 18.30).

Dopo la tavola rotonda di ieri, si è tornati oggi a vedere i documentari, a cominciare da ThyssenKrupp Blues di Pietro Balla e Monica Repetto, un lavoro che segue la vita di Carlo, un operaio prima licenziato e poi richiamato in fabbrica prima dello smantellamento della sede di Torino delle famose acciaierie. Proprio in questo periodo accade la tragedia: sette operai muoiono sul lavoro a causa di norme di sicurezza poco curate. L’opera si muove quindi tra la tragedia collettiva delle morti bianche e quella individuale di Carlo il quale, infine disoccupato, è costretto a tornare nella casa dei genitori.

E’ stato poi il turno di Predappio in luce, lavoro del 2008 di Marco Bertozzi. Il regista e storico del cinema punta il suo sguardo su Predappio, prima città di nuova fondazione fascista, e il suo ruolo nell’immaginario contemporaneo. Accompagnato da due storici d’eccezione come Pierre Sorlin e David Forgacs, Bertozzi esplora una città ostaggio del suo passato che rivive nelle facciate dei palazzi, campionario degli stili architettonici del Ventennio, nella casa e nella tomba di Mussolini. Una città divisa tra simbolo politico per i pellegrinaggi dei “neo fascisti” e realtà quotidiana di città di provincia.

Infine per chi lo avesse perso nella prima giornata di Festival, è stata data una replica di Armando e la politica di Chiara Malta, un documentario molto personale, anzi, famigliare, nel quale l’autrice, residente in Francia, torna a casa per seguire gli sviluppi dell’attività politica del proprio padre.

Quella di oggi è stata poi la giornata conclusiva per l’omaggio ai 50 anni dal Manifesto di Oberhausen, con il quarto e ultimo programma ad esso dedicato. Dopo aver visto i corti dei maggiori registi tedeschi degli anni Sessanta, è stato proiettato l’unico lungometraggio della rassegna, Parallelstrasse di Ferdinand Khittl, un’opera sperimentale importante, ma purtroppo a lungo dimenticata. Una pellicola ambiziosa e impossibile da collocare in un genere: cinque uomini prendono parte a un’inchiesta nella quale esaminano documenti di vario genere (filmati inclusi) per razionalizzare e interpretare il mondo. La partita è persa in partenza.

Quello di oggi è stato però un vero e proprio Nanni Moretti Day. Il regista ha infatti incontrato il pubblico in un Teatro Sperimentale che ha registrato il tutto esaurito dopo una sola ora da quando sono stati resi disponibili i biglietti. Nell’incontro moderato da Bruno Torri e Vito Zagarrio, Moretti ha avuto modo di parlare a ruota libera sulla sua figura di regista, produttore e cinefilo, non lesinando in aneddoti e ironia. Moretti, dopo la proiezione del suo ultimo lavoro, Habemus Papam, si è trasferito in Piazza col pubblico dove ha presentato la proiezione de Il Caimano, preceduto dal suo corto tratto dal film collettivo L’unico paese al mondo, prodotto nel 1994 in seguito alla celeberrima “discesa in campo” del Cavaliere. In questa occasione Moretti è stato anche omaggiato “ufficialmente” dalle autorità della Città di Pesaro.

Il programma di domani, domenica 1 luglio. Il programma al Teatro Sperimentale si apre alle 10 con la premiazione del Premio Cinemarche Giovani 2012. Alle 11 proiezione del documentario italiano collettivo Milano 55,1 mentre alle 15 è la volta di Pietro Marcello con Il passaggio della linea. Alle 16.30 Nanni Moretti presenterà i suoi corti giovanili per la proiezione di La sconfitta, Patè de bourgeois e Come parli frate?. Alle 18.30 si torna al doc italiano con Scorie in libertà di Gianfranco Pannone. Alle 20 si terrà la cerimonia di premiazione, mentre alle 21 di nuovo Moretti con la proiezioni di tutti i corti fin qui presentati singolarmente: Filmquiz, The Last Customer, Diario di uno spettatore, Il giorno della prima di Close-up e L’unico paese al mondo. Il programma al Teatro Sperimentale si conclude alle 23 con il film di chiusura del festival, omaggio al regista recentemente scomparso, Amori in corso di Giuseppe Berolucci.
Al Cinema Astra viene proiettata a partire dalle 16.30 una retrospettiva comprendente otto cortometraggi di giovani registi (e registe) russi.
In Piazza del Popolo sarà possibile assistere dalle 20.45 alla finale dei campionati europei di calcio tra Italia e Spagna.

Post correlati

In questa sezione

FACEBOOK

TWITTER

Ultime News

Comunicati stampa

Rimaniamo in contatto

Resta aggiornato su tutte le iniziative del Pesaro Film Festival

SPONSOR

)