A propos de Aleksej Oktjabrinovic Balabanov (1959 - 2013)

Il 18 maggio 2013 è morto Aleksej Oktjabrinovič Balabanov, grande regista a cui la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema ha dedicato un focus con due film (in allegato le pagine del catalogo generale) nel 2010 all’interno della retrospettiva sul cinema russo contemporaneo.
Qui troverete la sua biografia scritta da Olaf Möller pubblicata all’interno del volume "Cinema russo contemporaneo" (a cura di Giovanni Spagnoletti con la collaborazione di Olaf Möller, Alena Shumakova, Barbara Wurm), Marsilio 2010 e, in allegato, tre saggi da questo stesso volume in cui si analizzano alcuni film di Balabanov.

Aleksej Oktjabrinovič Balabanov
Nato il 25 febbraio 1959, a Sverdlovsk (Urss), ha studiato traduzione presso l’Istituto Pedagogico Statale di Gorky, laurendosi nel 1981. Dal 1983 al 1987 è stato assistente alla regia presso lo Sverdlovsk Film Studio. Nel 1990 ha ottenuto il diploma del Corso di sceneggiatura e regia, dove ha studiato con Boris Galanter. In questo periodo inizia a realizzare dei corti documentari, alcuni su gruppi musicali della sua città natale. Nel 1992 fonda la Società Cinematografica STV Film Company, insieme a Sergei Seljanov e a Vasilij Grigor’ev. è stato inoltre (co-)produttore di opere di altri registi (fra cui Ispoved’ neznakomcu [t.l.: Confessione a una sconosciuta, 1994, Georges Bardawil]).
Quasi nessuno ha saputo collocare la figura di Aleksej Balabanov: alcuni hanno dubitato del suo talento, mentre altri ne hanno frainteso il pensiero politico. C’è da notare, infatti, che chi gli urlava “FASCISTA!!!!!” a causa dei suoi film Vojna/War (t.l.: La guerra, 2002) e i due Brat (Brother [Brother, 1997] e Brat 2/The Brother 2 [Il fratello grande – Brother 2, 2000]), in realtà non li aveva visti con troppa attenzione. Forse Balabanov non appartiene ad alcuna corrente, semplicemente perché rifiuta qualsiasi catalogazione, diffida delle agende politiche, e non nutre alcun interesse nelle repliche semplicistiche a domande goffe, se non sbagliate. Bisogna sempre ricordare che i suoi primi due film erano adattamenti di opere di Beckett (Sčastlivye dni/Happy Days [t.l.: Giorni felici, 1991]) e di Kafka (Zamok/Castle [t.l.: Il castello, 1994]). Ciò che ha realizzato in seguito va sempre considerato nella prospettiva di questi scrittori, dei loro mondi; Pro urodov i ljudej (t.l.: Mostri e uomini, 1998), il già citato War, Žmurki/Blind Man’s Bluff (t.l.: A mosca cieca, 2005), Gruz 200/Cargo 200 (Cargo 200, 2007) e Morfija/Morphia (t.l.: Morfina, 2008) sono coerenti con questa visione (nonostante la presenza degli ingredienti ‘pulp’); i suoi film, particolarmente enigmatici, si risolvono spesso nell’idea di una Russia simile a un castello impossibile da penetrare; e, anche qualora si riesca a entrare, l’unica strada da percorrere è in salita. Per dirla in modo semplice: Balabanov è un leader anarchico russo (si, è così, malgrado la contraddizione), l’auteur del dubbio e della sfida, il maestro delle zone grigie. Nelle sue opere tutto va a scatafascio quando ci sono di mezzo gli uomini; infatti è abbastanza indicativo che i suoi due film incentrati su figure femminili, Reka/The River (t.l.: Il fiume, 2002) e Mne ne bol’no/It Doesn’t Hurt Me (t.l.: Non mi fa male, 2006), possiedano una tenerezza tanto costruttiva quanto inaspettata.
Filmografia
Nastja i Egor/Egor and Nastya (1989, doc.); O vozdušnom letanii v Rossii (t.l.: Il volo aereo in Russia, doc., 1989); Sčastlivye dni/Happy Days (t.l.: Giorni felici, 1991); Zamok/Castle (t.l.: Il castello, 1994); Trofim’/Trofim (1995; episodio di Pribytie poezda [t.l.: L’arrivo del treno, 1995; 4 corti di Balabanov, Aleksandr Chvan, Dmitrij Meschiev, Vladimir Chotinenko]); Brat/Brother (Brother,1997); Pro urodov i ljudej/Of Freaks and Men (t.l.: Mostri e uomini, 1998); Brat 2/ The Brother 2 (Il fratello grande – Brother 2, 2000); Reka/The River (t.l.: Il fiume, 2002); Vojna/War (t.l.: La guerra, 2002); Amerikanec (t.l.: L’Americano, 2004, incompiuto); Žmurki/Blind Man’s Bluff (t.l.: A mosca cieca, 2005); Mne ne bol’no/It Doesn’t Hurt Me (t.l.: Non mi fa male, 2006); Gruz 200/Cargo 200 (Cargo 200, 2007); Morfij/Morphia (t.l.: Morfina, 2008).


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