A PESARO UNA GIORNATA PERFETTA PER IL CINEMA “FUORI NORMA”: LA RABBIA E IL LIRISMO DI AMORE CARNE, MA NON SOLO…

PESARO, 26 Giugno 2013 – La terza giornata della 49. Edizione della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro è stata contrassegnata da una forte presenza di opere provenienti dal 27° evento speciale sul cinema italiano “Fuori Norma”, la via sperimentale del cinema nostrano nel terzo millennio e dalla chiusura del programma dedicato all’animazione russa al femminile, “Femminile plurale”.

In mattinata è stata proiettata una serie di cortometraggi di vario genere, dal documentario all’animazione, realizzati nei più svariati formati che ben rappresentano la vitalità dei nostri registi sperimentali, ad iniziare dall’incredibile animazione digitale di Igor Imhoff con Percorso#0008-0209 (2009) che fonde complesse elaborazioni in computer grafica con figure che richiamano divinità ancestrali e pitture rupestri, in una commistione dal grande fascino figurativo. D’animazione è anche 21 12 2012 (2012) di Giacomo Nanni, ennesimo prodotto della fondamentale Scuola del Libro di Urbino, con una storia ambientata alla fine del mondo. Una giornata perfetta (2009) è invece il videoclip musicale dell’omonimo brano di Vinicio Capossela, realizzato da Virgilio Villoresi, autore che si ispira, come in questo caso, all’animazione polacca e alle varie avanguardie americane ed europee. Il laziale Alessandro Bavari lavora con le tecniche di elaborazione digitale che gli hanno permesso di creare uno stile personale nel quale dissolve i confini tra le arti, come ben dimostrato dal suo Metachaos (2010). Il visual designer Andrea Gallo, fondatore tra l’altro del collettivo Aqua-Micans Group presentato ieri, con Reminiscentiae noctis (2005) realizza “un sogno che sogna se stesso”, un viaggio onirico ispirato al marinaio di Pessoa, dalle qualità quasi ipnotiche. Not with a Bang (2007) di Alessandro Amaducci, teorico del rapporto tra le arti e le nuove tecnologie, filma una sorta di teatro della memoria nel quale una ambigua figura femminile orchestra la distruzione del mondo. Come alcuni degli artisti presentati nell’evento speciale, anche Manuele Bossolasco lavora con materiali video privati, girati in bassa risoluzione e poi rielaborati in digitale. In Manhattan 0-24 (2002) l’artista firma un atto d’amore verso una New York che non c’è più, giocando con le superfici e le strutture architettoniche. Il collettivo dei Flatform, autori anche della sigla del festival, hanno invece presentato Movimenti di un tempo impossibile (2011), riflessione sull’instabilità della visione e sul passare del tempo in un “racconto sonoro” realizzato con un unico piano sequenza. In Exercises with a Puppet (2012) di Emanuele Becheri “soggetto e oggetto si animano e disanimano vicendevolmente, disattendendo sia la relazione burattino-burattinaio sia un ipotetico finale”. E’ stato presentato infine il primo lavoro del montatore Luca Manes, 2160° (2004), affascinante punto di vista sulla realtà, che fonde in maniera sperimentale fotografia, video e suono, riuscendo così a stimolare nello spettatore una inedita percezione di tempo e spazio.

In serata sono stati poi presentati due lungometraggi “Fuori Norma”, Amore Carne (2011) di Pippo Delbono e Tramas (2008) di Augusto Contento.
Il documentario di Pippo Delbono, che uscirà domani nelle sale italiane e che Pesaro ospita quindi in anteprima, è stato realizzato interamente con un videofonino (e una piccola camera), usato come strumento ravvicinato e intimo, un’estensione del proprio corpo che “ruba” frammenti di vita e stati d’animo, in un viaggio tra Parigi e Budapest fatto di incontri ordinari e straordinari. Un film che ha già entusiasmato a Venezia e che in questi giorni sta venendo addirittura osannato in Francia, dove Le Monde ha scritto: Un film rabbioso, lirico, sconvolgente…ricco di sentimenti, intuizioni e emozioni.
Dopo l’ottimo Onibus, il secondo documentario di Augusto Contento è ambientato interamente in Brasile, dove il regista segue la quotidianità di dieci donne di San Paolo. La camera in perenne movimento fornisce così una percezione inedita della metropoli, mappando una geografia emotiva del luogo attraverso i tanti fili che vi si intrecciano.

Anche lo spazio notturno di Round Midnight, è diventato solo per oggi una sorta di prolungamento di “Fuori Norma”, avendo presentato alcuni cortometraggi del regista pesarese Marco Santini, protagonista ieri con Flòr de Baixa proprio nel programma dell’evento speciale. I sei corti sperimentali presentati, realizzati tra il 2005 e il 2009, includono: Cosa che fugge, Notturno, Flòr de Baixa (primo frammento di quello che è poi diventato l’omonimo lungometraggio), Lo sguardo nascosto e due brevi ritratti della città di Urbino: Pietre e Uomini.

In giornata si è svolto anche il quinto e ultimo appuntamento dedicato all’animazione russa al femminile della sezione “Femminile plurale”. A chiudere non poteva che essere una delle più importanti animatrici contemporanee (non solo in Russia), Natal’ja Dabizha. Attiva sin dal 1969 e specializzata nella puppet animation, ha realizzato oltre sessanta lavori, vincendo premi in tutto il mondo e raccogliendone oltre cinquanta con il solo straordinario Barbiere di Siviglia. E’ attualmente direttrice generale della Christmas Films Studio. Le opere presentate a Pesaro, nel classico formato russo dei 13 o 26 minuti, includono Storia del pescatore e del pesciolino, basato sull’omonima fiaba di Pushkin, Storia d’amore di una ranocchia, modellata su motivi fiabeschi tradizionali, L’albero dai pomi d’oro è invece basato su una fiaba olandese e fa parte del ciclo di animazioni Fiabe dal mondo. Infine Abramo è tratto da Il Vecchio Testamento animato, co-produzione russo-inglese di grande qualità.
Una conclusione straordinaria per una retrospettiva che ha permesso di far conoscere anche in Italia una delle scuole d’animazione più avanzate al mondo, nella quale la mano femminile ha un peso e un’importanza difficilmente riscontrabile in altri paesi.

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Il programma di domani, giovedì 27 giugno, si apre alle 10 al Teatro sperimentale con la retrospettiva sul Nuovissimo cinema cileno con la proiezione di Y las vacas vuelan di Fernando Lavanderos, seguito alle 11 da altri corti sperimentali di “Fuori norma” con
LIBRONERO di Daniela de Felice, UNHAPPY ENDING di Debora Vrizzi, LA PICCOLA RUSSIA di Gianluigi Toccafondo, CONTRAPPASSOUNO di Matteo Giacchella e Massimo ’Niba’ Barbini, LA MEMORIA DEI CANI di Simone Massi , CORPUS NO. BODY di Saul Saguatti e Audrey Coïaniz , HOME di Virgina Eleuteri e IN VIAGGIO VERSO ALBERTO GRIFI dei canecapovolto. Alle 15 si terrà la proiezione speciale dedicata a Gianni Toti, Scenari del Toti-verso, alla presenza di Silvia Moretti e Paolo Simoni. Alle 16 il primo film italiano in Concorso, L’Estate sta finendo di Stefano Tummolini, alla presenza del regista e di parte del giovane cast. Alle 18.15 e alle 21 due appuntamenti con la retrospettiva cilena, con La vida del los peces alla presenza del regista Matias Bize e Violeta Parra Went to Heaven di Andrés Wood. La giornata al Teatro Sperimentale si conclude alle 23 con il lungometraggio sperimentale italiano da “Fuori Norma”, L’eredità di Caino alla presenza dei due registi Luca Acito e Sebastiano Montresor.
Per il “Cinema in piazza” alle 21.45 è prevista la proiezione del film in concorso Matei Copil Miner / Matei Child Miner di Alexandra Gulea che presenterà brevemente il suo film.
L’appuntamento con Round Midnight a Palazzo Gradari prevede invece a partire dalle 00,15 la proiezione di alcuni cortometraggi provenienti dal Festival Internazionale Signes de Nuit, presentati dal direttore del festival Dieter Wieczorek. NOUS SERONS L’HUILE / WE WILL BECOME OIL del rumeno Mihai Grecu, CHIMÈRES / QUIMERAS di Ragnar Chacin e da Singapore LE NUAGE DE L’INCONNU / THE CLOUD OF UNKNOWING di Tzu Nyen Ho.

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