The Very Eye Of Night

The Very Eye of Night è un programma di opere di videoarte realizzate negli ultimi cinque anni da artisti ita- liani e accomunate dal motivo iconografico della notte indagato secondo prospettive generazionali e modelli estetici, tecnologici e culturali differenti. Denso di riferimenti metaforici, concettuali e figurativi, il tema della notte detiene un immaginario secolare, eterogeneo e affascinante che viene aggiornato allo scenario arti- stico e mediale contemporaneo attraverso una ridefinizione dei concetti tradizionali di spazio, corporeità e identità. Fondata sulle icone del paesaggio e del corpo, la rassegna esplora i regimi rappresentativi del buio e dell’invisibilità sondandone i paradossi e i limiti percettivi. Manes e Flatform ne esplorano la dimensione strut- turale congegnando dei dispositivi di spazi e tempi illusori mentre Fini, Amaducci e Manca introducono un ca- rattere performativo, contaminandolo rispettivamente con suggestioni cinematografiche, ancestrali ed esperienziali. Imhoff e Strangis ne individuano un’avanguardia tecnologica attraverso l’uso della computer gra- fica all’opposto Porrari si richiama alla tradizione pittorica della figurazione della morte. Vrizzi ne indaga i ca- ratteri perturbanti con una raffinatezza fotografica e una sensibilità non-sense, Abbate e Serpieri si immergono invece in un universo oscuro legato all’accumulo oggettuale e all’oblio autobiografico. Santini rintraccia nel paesaggio notturno improvvise costellazioni memoriali che ne rivelano il mistero e l’enigmaticità allo stesso modo Insana recupera nell’oscurità l’ambiguità e la deformazione astratta della visione.

Richiamandosi al «grande occhio della notte» del cinema underground, il programma vuole legare insieme di- verse generazioni di videoartisti per ripensare una nuova stagione di ricerca e avanguardia.

Giacomo Ravesi (Roma, 1981) è dottore di ricerca presso il Dipartimento Fil.Co.Spe. dell’Università degli Studi di Roma Tre. Si è occupato in prevalenza di cinema e video d’avanguardia e sperimentale. Ha pubblicato il vo- lume La città delle immagini. Cinema, video, architettura e arti visive (Rubbettino, 2011) e curato con Stefania Parigi Il paesaggio nel cinema contemporaneo della rivista «Imago». Ha curato numerose rassegne cine-vi- deografiche sul cinema italiano, sulla musica contemporanea, sulla videoarte e sul cinema sperimentale. È coordinatore artistico del Visioni Fuori Raccordo Film Festival.


PROGRAMMA
- Mauro Santini, Notturno (2009, 8’)
- Debora Vrizzi, Switch Me Off (2009, 5’)
- Francesca Fini, Blood (2011, 5’30’’)
- Alessandro Amaducci, Concert for Shadows 11-14 (2012, 4’)
- Lino Strangis, Wake Up From The Drift (2012, 4’)
- Angelica Porrari, Uguaglianza (2012, 2’)
- Gianluca Abbate, Virginia Eleuteri Serpieri, Microbioma (2013, 5’)
- Luca Manes, Caché Memories (2013, 6’) Salvatore Insana, Your mirror (2014, 5’)
- Igor Imhoff, Zero (2014, 6’)
- Eleonora Manca, Reverse Metamorphosis (2015, 1’);
- METAMOR(PH) (2015, 4’)
- Flatform, Quantum (2015, 8’)

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