ROMA WA LA N’TOUMA

Da più di dieci anni in Algeria è in corso una ‘guerra lenta’. Una guerra senza campi di battaglia, ma che ha provocato la morte di più di 100.000 persone. I giovani Kamel e Zina vogliono lasciare il paese e girano per la periferia di Algeri alla ricerca del misterioso Bosco, un marinaio che organizza illegal- mente i viaggi verso l’Europa. Presentato nella sezione Orizzonti della 63a Mostra d’Arte Cinemato- grafica di Venezia.

“Come fare un film in Algeria senza interessarsi alle montagne o alle oasi sahariane? Tentare un film sul presente e limitarsi ad esso, un film fuori dalla memoria di una gloria passata e rimpianta, un film senza costumi e senza paesaggi sublimi, a meno che non si veda il deserto nella città. Come filmare una guerra che aspira alla discrezione? Filmando ciò che è d’obbligo, cioè filmando non tanto quello che succede dietro il muro, quanto il muro stesso. Filmare dunque non un grande racconto, solo un paesaggio di avvenimenti”.

Post correlati

In questa sezione

FACEBOOK

TWITTER

Ultime News

Comunicati stampa

Rimaniamo in contatto

Resta aggiornato su tutte le iniziative del Pesaro Film Festival

SPONSOR

)