PADRE

«L’idea [di realizzare un film che riguardasse la sua esperienza a seguito della morte del padre, il compositore Giulio Fontana] si è insinuata nella mia vita in modo graduale, perché ho iniziato ad avere questo tipo di visioni. Quasi sempre solo immagini, solo a volte scene intere, ma mentirei se dicessi che mi sono seduta a scrivere una sceneggiatura. Il film l’ho realizzato come durante un sogno. In realtà l’unico elemento autobiografico della pellicola è che durante la realizzazione stavo attraversando il senso della perdita di mio padre ed ero immersa nel sentimento di rimpianto».

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